Una delle questioni che sta sollevando controversie tra i pazienti che richiedono la donazione di ovociti si concentra sulla loro origine. Scegliere di affrontare la maternità affidandosi alla fecondazione assistita potrebbe quindi anche metterci di fronte alla circostanza di procedere all’impianto di embrioni freschi o di embrioni congelati.
La differenza tra i due ovociti consiste nel fatto che nel secondo caso gli embrioni sono stati precedentemente vitrificati e crioconservati. Se in passato si riteneva che fosse preferibile l’impianto dell’embrione fresco, attualmente, anche grazie agli eccellenti risultati raggiunti in ambito scientifico, si ritiene non vi siano differenze rilevanti tra le due diverse tecniche, anche in riferimento all’evoluzione dell’embrione. Inoltre, il congelamento degli embrioni non è associato, come si riteneva erroneamente in passato, ad un incremento del rischio di malformazioni o di complicazioni durante la gravidanza.
Nel nostro paese, infatti, la Società italiana di Embriologia, Riproduzione e Ricerca ha rilevato come le moderne tecniche di congelamento, rispetto anche alla realtà più all’avanguardia nel panorama internazionale, siano sicure ed affidabili e consentano di conservare in maniera inalterata la qualità delle cellule. Per questo motivo non sussiste alcuna differenza di rilievo nell’ impianto degli embrioni qualora si faccia ricorso a procedure di vitrificazione invece di utilizzare ovociti od embrioni freschi.