Che ne dite di sfatare qualche mito e di raccontare qualche curiosità?
Parliamo di cibo e gravidanza. Tasto dolente, lo sappiamo. No agli affettati, no ai formaggi morbidi, no all’alcol e no alla caffeina. Queste indicazioni valgono davvero in tutte le parti del mondo, per quanto riguarda le donne in gravidanza?
Sì, tutti i paesi dispongono essenzialmente degli stessi dati scientifici. Attenzione però, ciascun paese segue anche le proprie interpretazioni e tradizioni culturali.
Vediamone alcune:
- Cina
Secondo la medicina tradizionale cinese, pare che alcuni alimenti abbiano il potere di “raffreddare” il corpo. A quanto pare questi cibi vanno evitati sia durante la gravidanza che subito dopo la nascita del bambino perché un corpo freddo può causare aborti spontanei o complicanze (alla madre e/o al figlio). Tra questi cibi troviamo l’anguria, il granchio, le banane fredde, il ghiaccio etc.
- Ucraina
Si consiglia di evitare completamente i funghi perché, dopo Chernobyl, contengono elevati livelli di radiazioni.
- Giappone
Il pesce crudo non solo è consentito ma è considerato parte integrante di una dieta per la gravidanza sana ed equilibrata e a ridotto contenuto di grassi. Evitano invece i cibi piccanti perché pensano che questo tipo di alimento possa portare ad avere figli dal carattere irascibile.
- India
Pare che nelle prime settimane venga consigliato alle donne incinta di non scaldare i cibi. La credenza è che i cibi caldi provochino aborti spontanei. Nel travaglio invece vengono consentiti perché di aiuto.
- Tanzania
In questo paese evitano di mangiare carne del tutto perché pensano che il bambino possa assumere le caratteristiche dell’animale di cui si è mangiata la carne durante i nove mesi.
- Filippine
Le donne mangiano un uovo crudo durante il travaglio perché pare lubrifichi il canale del parto.
- Guatemala
In prossimità del parto, le donne bevono un bicchiere di birra di cipolla rossa, pare aiuti a partorire velocemente.
- Indonesia
Evitano il polpo perché pensano possa rendere il bambino appiccicoso e possa causare un parto difficile.
Dopo avere fatto un po’ il giro del mondo ci teniamo a specificare che non importa quale siano le tue origini o quali raccomandazioni (per quanto estreme) possa aver ricevuto, il fine è sempre lo stesso: assicurarsi la salute del bambino e della madre.