È una malattia sessualmente trasmissibile che colpisce uomini e donne in diverse parti del corpo: genitali, ano, perineo, bocca e labbra.
Il contagio avviene attraverso dei rapporti sessuali non protetti con persone infette, ferite e ulcere formatesi nelle zone genitali, rettali e sulla bocca.
Può anche essere trasmessa al feto dalla madre durante la gravidanza.
Durante il periodo di incubazione – mediamente circa 3 settimane – i pazienti non hanno sintomi ma essendo già presente il batterio nel corpo si possono contagiare quindi altre persone. Attenzione, se non viene curata può infettare tutto il corpo.
I fattori che più contribuiscono alla diffusione della sifilide e, in genere, di tutte le infezioni sessualmente trasmissibili (MTS), sono:
- tendenza al non uso del profilattico;
- tendenza ad avere numerosi partner sessuali;
- tendenza ad avere rapporti sessuali con partner sconosciuti;
- scarsa percezione del pericolo relativo alle MTS;
- mancanza di sintomi di alcune MTS (il soggetto non sa di essere infetto);
- la scarsa igiene delle zone intime;
- il ricorso frequente a pratiche di sesso orale non protetto;
- il ricorso frequente a pratiche di sesso anale non protetto (il sesso anale, a causa del grande attrito del canale rettale, contribuisce a creare ferite sanguinanti che facilitano la diffusione delle MTS);
- la carenza di informazione soprattutto tra i giovani, sia in famiglia che a scuola;
- la difficoltà a ricorrere alle strutture specialistiche di prevenzione e diagnosi.
Dopo l’AIDS è la malattia più frequente quindi non sottovalutatela.
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