Oltre alla classica visita ginecologica, nuovi esami consentono la diagnosi sempre più precoce di molte patologie, o addirittura l’individuazione di soggetti a rischio di malattia prima ancora che questa si manifesti. Ecco quindi cinque esami che una donna dovrebbe fare almeno una volta nella vita (e non solo una volta!) per prendersi cura della propria salute, dalla comparsa del primo ciclo mestruale fino alla menopausa e oltre.
- Valutazione di un emocromo e delle riserve di ferro(ferritina e sideremia) mediante prelievo di sangue. Quando la donna inizia ad avere le mestruazioni, è importante sapere se l’introito alimentare di ferro sia sufficiente a compensare la perdita che avviene con il flusso mestruale. In caso contrario è possibile incrementare le scorte cambiando alimentazione o dando un supplemento di ferro.
- Misurazione della glicemia, del colesterolo e dei trigliceridi: gli zuccheri ed i grassi aumentati nel sangue rappresentano importanti fattori di rischio cardiovascolare; è possibile, sapendolo prima, modificare questa condizione correggendo lo stile di vita. Si tratta di un prelievo di sangue e di esami di routine che in genere vanno eseguiti 1 volta all’anno o ad anni alterni. Sicuramente dopo la menopausa sono ancora più importanti in quanto il metabolismo rallenta ed è più facile trovarli alterati, in assenza di sintomi particolari.
- Visita ginecologica con pap testper valutare l’integrità dell’apparato genitale e per la prevenzione del tumore del collo dell’utero; si consiglia di iniziare a eseguire il pap test dopo due anni circa dai primi rapporti sessuali, indipendentemente dall’età.
- Ecografia transvaginaleper valutare dettagliatamente l’apparato genitale soprattutto là dove, per l’habitus della donna, la visita possa risultare poco attendibile. Gli ultrasuoni, arrivando più in profondità, permettono di valutare il tessuto più interno dell’utero, chiamato endometrio, e di studiare più nel dettaglio le ovaie, che spesso non si apprezzano con la sola visita, soprattutto se la paziente è in sovrappeso o se c’è ingombro intestinale.
- Test infettivologiciper il contagio da malattie sessualmente trasmissibili, in donne con una vita sessuale attiva (anche durante la gravidanza) o in categorie a rischio (contatto con materiali infetti): HIV, VDRL e TPHA per la sifilide, HCV ed HBSAg per le epatiti. Si tratta di un comune prelievo del sangue che può essere fatto durante altri esami di routine (vedi colesterolo, glicemia e tiroide) dopo almeno 6 mesi dal presunto contatto a rischio per essere sicuri di non avere alcuna infezione.