L’abbassamento delle difese immunitarie e i repentini sbalzi di temperatura espongono le donne, anche a causa di una naturale predisposizione anatomica, allo sviluppo di cistiti ovvero di infezioni delle pareti vescicali delle basse vie urinarie spesso sostenute da batteri.
Da una ricerca condotta dall’Associazione Italiana di Urologia Ginecologica e del Pavimento Pelvico (Aiug) emerge che metà delle donne italiane ha sofferto almeno una volta nella vita di cistite, un’infiammazione della mucosa vescicale. I risultati dello studio sono stati presentati durante il convegno nazionale Aiug, a Lecce. Il sondaggio, condotto su 2mila donne, indica che il 31% delle italiane ignora che sia possibile prevenire la cistite e che solo il 61% è consapevole che vi siano cure efficaci in grado di contrastarla. Solo una donna su tre indica i rapporti sessuali non protetti e l’igiene intima non corretta tra le principali cause dell’infiammazione. Infine, il 72% delle intervistate vorrebbe maggiori informazioni sulla cistite.
La cistite, infatti, mina seriamente la qualità della vita e se non viene affrontata tempestivamente e nel modo corretto può generare problemi di salute che si protraggono per diversi anni. L’estate è il periodo più difficile da affrontare per una paziente, nonché il momento in cui registriamo un incremento dell’incidenza della malattia. L’umidità e il caldo, tipici di questa stagione, aumentano la proliferazione di microrganismi patogeni. Inoltre, è più facile la disidratazione che rappresenta un ulteriore fattore di rischio così come l’alimentazione. Solo il 13% delle italiane è però consapevole che una dieta sana ed equilibrata, e ricca di frutta e verdura, può contrastare le infezioni