Dopo la clamidia e la gonorrea, la sifilide è la terza infezione sessualmente trasmessa più diffusa al mondo. Si trasmette attraverso ogni tipo di rapporto sessuale e tramite il sangue, al punto che persino una madre può infettare il nascituro durante la gravidanza. Questo rischio aumenta con il progredire della gestazione.
La sifilide si sviluppa attraverso diversi stadi.
Il “primario” consiste nell’insorgenza dei primi sintomi in un periodo compreso tra 10 e 90 giorni ed è caratterizzato dalla presenza di un sifiloma, ovvero un’ulcera che può comparire sotto forma di lesione nodulare. È dura al tatto e rotondeggiante, situata sui genitali, ano, bocca o gola. Guarisce entro 3-6 settimane, ma la malattia non è certo debellata.
Il “secondario” invece subentra nelle successive 2-8 settimane, con la comparsa di macchie rosate sulla pelle nella zona del tronco e degli arti. Possono aggiungersi anche mal di gola, febbre e disturbi gastrointestinali.
Il terzo stadio, definito “latente”, può durare fino a due anni, anche senza sintomi. Se trattata correttamente, la guarigione è garantita. Al contrario, potrebbe ripresentarsi anni dopo anche con conseguenze tragiche.
In base al periodo di insorgenza, nel neonato è possibile distinguere la sifilide congenita precoce (entro i primi due anni di vita) e quella tardiva (dopo il secondo anno).
I sintomi vanno da eruzioni vescicolo bollose al rallentamento nella crescita, fino alla morte in caso di scompenso epatico.
È possibile individuare gli anticorpi diretti attraverso test sierologici distinti in treponemici e non treponemici. I primi hanno una specificità estrema e vengono usati a fini diagnostici, mentre i secondi servono per valutare l’evoluzione della malattia e la risposta terapeutica.
Normalmente, per combattere la sifilide si fa uso di penicillina per via parentale, con la dose e la durata del trattamento che variano in base allo stadio della malattia.
Essa aiuta a prevenire la trasmissione dell’infezione al feto. Inoltre, vale la pena ricordare che è necessario astenersi da qualsiasi attività sessuale fino alla guarigione delle lesioni, oltre che effettuare trattamenti anche sui partner sessuali del/della paziente. Dopo la guarigione, non si è immuni dal riprenderla, per cui è importante prestare sempre attenzione.
È fondamentale utilizzare il preservativo durante tutti i rapporti sessuali, specialmente se non si conosce il partner o il suo stato di salute.
Tutti i pazienti a cui è stata diagnosticata la sifilide dovranno, infine, sottoporsi al test per il virus HIV.
Stai cercando un ginecologo?
Il Dottor Mousavi, ginecologo a Catania, è una guida medica che ti accompagnerà nel percorso verso la fertilità di coppia, coniugando scienza, etica e umanità. Mousavi è un ginecologo che si occupa di controllare lo stato di salute e la fertilità dell’apparato genitale dei suoi pazienti e di accompagnare le coppie verso il percorso della genitorialità. Ecco tutti i servizi offerti dal Dottor Mousavi > https://mousavi.it/ginecologo-catania